Convento de Jesus de Setúbal
Restauro e risanamento conservativo

Bellezza e tradizione: il valore aggiunto di Diasen

Il restauro e il risanamento conservativo  del Convento de Jesus de Setúbal è stata l’opportunità per vedere da vicino e comprendere meglio l’architettura manuelina o tardo gotica portoghese. Sontuosa e composita, questo linguaggio architettonico nasce in Portogallo nel primo decennio del XVI secolo e sintetizza elementi marinari in riferimento alle scoperte fatte in quegli anni dai navigatori portoghesi. L’architettura manuelina funge da elemento di transizione fra il tardo gotico e lo stile rinascimentale.  Anche se durò molto poco (dal 1490 al 1520 circa), esso riveste una grande importanza nella storia dell’arte del Portogallo.

Le soluzioni ecologiche e sostenibili Diasen, adattandosi perfettamente alle geometrie dell’espressione architettonica manuelina, hanno consentito di risolvere i problemi legati all’umidità, oltre a consentire il ripristino strutturale della struttura.

Progettista: 
Tempi di realizzazione: 4 mesi 
Località: Setúbal, Portogallo
Intervento: Restauro e risanamento conservativo

Traspirabilità

µ = 4

Materiale traspirante idoneo per rendere le pareti traspiranti. Lascia passare l’umidità e il salnitro

Porosità

71,64 %

Le cavernosità dell’intonaco consentono di assorbire e smaltire l’umidità e la condensa

Reazione al fuoco

CLASSE A1

Secondo la normativa UNI EN ISO 13501-1. Generazione fiamme ed emissione fumo nulle

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Approfondisci gli aspetti tecnici delle soluzioni ecologiche e sostenibili applicate in questo progetto

I pilastri tecnici dell’intervento

Per svolgere l’opera di restauro e risanamento conservativo della struttura è stata scelta la biomalta traspirante a base sughero Diathonite Deumix+. L’approvazione del Comune di Setúbal è arrivata dopo la convinzione che la malta ecologica Diasen fosse la soluzione ideale per recuperare le murature ammalorate da decenni di abbandono, con enormi problemi di umidità di risalita e salnitro. La trasformazione dell’opera in un museo di interesse nazionale ha richiesto l’utilizzo di un materiale che permettesse di non appesantire la struttura e di smaltire l’umidità capillare.

Inoltre, la composizione della biomalta ha fatto sì che le pareti restassero calde nonostante il continuo contatto con l’umido, condizione fondamentale per preservare le opere d’arte ospitate dall’attuale museo. Oltre all’intonaco Diathonite Deumix+, è stato utilizzato il rinzaffo antisalino Diathonite Rinzaffo per realizzare uno strato di base livellante e portare a piombo le secolari murature. Tutti gli interni e gli esterni sono poi stati rifiniti con i rasanti Argatherm ed Argacem Ultrafine e con pitture a calce come LimepaintInfine è stato applicato l’idrorepllente trasparente BKK Eco. La pittura a base calce ha rinvigorito la pareti, mentre l’idrorepellente –applicato come strato protettivo finale– ha mantenuto l’effetto estetico originario, garantendo che la colorazione del supporto non venisse alterata.

Prodotti Utilizzati

Di seguito i focus su ogni prodotto usato  per il ripristino e la conservazione della struttura originaria. Insieme costituiscono il ciclo di soluzioni che compongono il sistema applicato sulle pareti del Convento e permettere alla struttura di tornare al suo antico splendore. 

Modalità di applicazione Diathonite Deumix+

Scopri come le propietà deumidificanti della biomalta traspirante Diathonite Deumix+

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Restauro e risanamento conservativo di edifici storici

Un intervento di restauro e risanamento conservativo di un edificio storico richiede un’ottima conoscenza non solo delle tecniche di costruzione “classiche”, ma anche e soprattutto sapersi muovere tra rilevamenti di eventuali danneggiamenti strutturali, saper identificare le tipologie di muffe e batteri che ammalorano la parete dell’edificio ed infine, conoscere la compatibilità chimica dei materiali moderni e ocntemporanei che verrebbero utilizzati per ripristinare le parti strutturali, per risolvere il problema e prevenirne di futuri.

Normalmente, fin da subito emergono significativi e diffusi problemi di infiltrazioni d’acqua che danneggiano i parametri murari. Nella maggior parte dei casi, durante lee fasi iniziali della progettazione non era stata prevista alcuna impermeabilizzazione; è logico quindi pensare alla presenza di umidità di risalita nelle murature del piano terra e che rischiano di ammalorare sempre di più la struttura.

Come procedere per risanare la muratura danneggiata?
Il progetto di riqualificazione prevede quasi sempre di mantenere l’autenticità dell’edificio, lasciando completamente a vista le murature storiche, così è stato necessario individuare un sistema che permettesse di risanare tali murature e fermare sia la risalita capillare sia la contro spinta dell’acqua dal basso senza andare a utilizzare intonaci o altri materiali coprenti.

In collaborazione con committenza e progettisti, in fase di progettazione, il team Volteco, incaricato di fornire tutte le tecnologie per i lavori d’impermeabilizzazione e di supportare passo passo il personale qualificato addetto all’applicazione, ha proposto una soluzione tecnica ad hoc che garantisse tale protezione effettiva dall’acqua mantenendo intatto il concept del progetto originario.

Gli interventi d’impermeabilizzazione degli ambienti interni dovevano, quindi, soddisfare una duplice esigenza: da un lato eliminare tutte le modifiche realizzate negli anni che non risultassero coerenti con la tipologia di struttura andando a creare problemi all’assetto originario, e, dall’altro, rinnovare vari elementi costitutivi dell’edificio per recuperare il rapporto artistico con le mura della città, parte integrante dell’edificio

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