Il restauro di edifici storici: i capisaldi del recupero architettonico

Il restauro di edifici storici è un processo di ristrutturazione che parte da lontano. Prima di tutto è necessario conoscere i materiali che costituiscono la struttura. La chimica, la fisica, la geologia e il rilevamento digitale con apparecchi informatici sono il punto di partenza per capire le reali condizioni dell’edificio su cui intervenire, anche in relazione alle caratteristiche e proprietà dei materiali che costituiscono il bene culturale, per acquisire conoscenze avanzate sulle applicazioni archeometriche nei diversi campi di interesse.

In secondo luogo è necessario acquisire specifici elementi di cultura storica e artistica, per rispettare e mantenere il più possibile vicino all’originale l’aspetto e l’essenza del costruito. Rispettare il rigore simbolico e semantico del costruito è un aspetto di primaria importanza nell’architettura classica.

In terzo luogo è necessario acquisire gli elementi di cultura giuridica e socioeconomica nel campo dei beni culturali del paese in cui si effettua l’intervento il processo di restauro e risanamento. Molto spesso, infatti, ci sono cavilli legislativi che consentono di agire solamente negli spazi interni, senza alcuna possibilità di poter intervenire sulla facciata, che deve necessariamente rimanere uguale all’originale. In questo aspetto è prioritario l’utilizzo di prodotti ecologici e sostenibili, che consentano non solo la restituzione degli edifici all’antico splendore, ma anche la riduzione di emissioni di CO2 nell’ambiente e il miglioramento della qualità dell’aria indoor.