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Quando arriva l’inverno, si accendono i riscaldamenti e si spera di ottenere un comfort abitativo ottimale. Purtroppo, non sempre questo succede. Le stanze esposte a nord o soggette a forti venti invernali tendono ad essere più fredde e difficili da riscaldare, creando disagio per gli abitanti. Questo problema non riguarda solo gli edifici più datati, ma può verificarsi anche in costruzioni più recenti prive di adeguato isolamento termico. Ci sono infatti abitazioni che non riescono a raggiungere la temperatura ottimale, perché non ben coibentate.

La dispersione del calore generato dai sistemi di riscaldamento rende il comfort all’interno di queste stanze notevolmente compromesso. Le pareti risultano sempre fredde, la temperatura interna della casa non sale e si spreca un sacco di gas e corrente per ottenere un po’ di calore. Questo ha un forte impatto sia sull’ambiente che sul portafoglio del proprietario di casa.

Inoltre, l’incontro di aria calda interna e fredda all’esterno provoca la condensa, che si deposita sui muri formando la muffa. Esaminiamo quindi alcune soluzioni pratiche su come affrontare e isolare pareti interne fredde e umide.

Cappotto termico: sì o no?

https://www.diasen.com/isolamento-termico-interno-la-sfida-dei-materiali-innovativi/L’opzione più comune per risolvere il problema dell’isolamento delle pareti interne dal freddo e dall’umidità è l’applicazione del cappotto termico. Questo intervento può essere effettuato all’interno dell’edificio, utilizzando pannelli isolanti che vengono installati direttamente sulla superficie interna dei muri.

E’ noto che il costo del cappotto termico sia molto elevato, nonostante le agevolazioni attualmente attive per questo tipo di intervento. Per ridurre i costi, è possibile concentrarsi su aree specifiche della casa anziché intervenire in modo completo. Ad esempio, le cucine tendono a mantenere meglio il calore rispetto a camere da letto o salotti.

Tuttavia, questa soluzione potrebbe non essere sempre praticabile, specialmente in stanze con dimensioni ridotte, dove l’installazione del cappotto termico potrebbe compromettere lo spazio vitale disponibile. Senza ricorrere al cappotto termico, è possibile migliorare le prestazioni energetiche dei muri utilizzando il rasante termico o una pittura anticondensa per interni

La migliore pittura anticondensa per pareti fredde o mal coibentate

Con l’avvento della bioedilizia e il crescente interesse per materiali sostenibili, la ricerca di soluzioni che coniughino prestazioni termiche eccellenti con estetica ed eleganza è diventata una priorità per molti progettisti e abitanti. In Diasen, siamo costantemente attenti all’individuazione di soluzioni sostenibili per migliorare il comfort abitativo nelle case degli italiani e, al contempo, rispettare l’ambiente.

Abbracciamo il concetto di bioedilizia, che promuove l’utilizzo di materiali naturali e a basso impatto ambientale, contribuendo così a creare spazi salubri e rispettosi dell’ambiente. Uno dei materiali che impieghiamo di più, infatti, è il sughero, versatile ed efficace: leggero, flessibile e completamente naturale, il sughero isolante si presta perfettamente a molteplici applicazioni, compresa quella nell’ambito delle pitture termiche.

Non solo. In alcuni nostri prodotti, impieghiamo anche il lattice, un materiale che si estrae da particolari pianti, con metodi sostenibili e che non comportano danni alla vegetazione. Scopri la nostra pittura anticondensa per superfici fredde e mal coibentate, a base di lattice naturale.

Com’è fatta e come funziona una pittura anticondensa

La pittura anticondensa rappresenta una soluzione innovativa e imprescindibile per preservare la salubrità degli ambienti abitati, combattendo efficacemente il problema della formazione di condensa e muffe sulle pareti. Realizzata con un rivestimento bianco a base di lattice e particolari polveri minerali, la nostra pittura CWC Stop Condense è in grado di mantenere le superfici più calde, eliminando il rischio di ponti termici.

Il segreto di questa pittura risiede nelle sue caratteristiche isolanti, che consentono di ottenere una differenza di temperatura fino a +5°C rispetto alle normali pitture. Questo valore cruciale impedisce all’umidità presente nell’aria di condensare sulla parete, anche in ambienti con un’umidità relativa fino al 90%. Il risultato? La formazione di condensa e, di conseguenza, di muffe viene definitivamente eliminata, garantendo un ambiente più salubre e confortevole.

Ma come funziona concretamente questa pittura anticondensa? La sua applicazione è estremamente semplice e accessibile a tutti. Può essere applicata utilizzando un rullo, un pennello o tramite un sistema airless, assicurando un’aderenza ottimale alle superfici. Una volta applicata, la pittura anticondensa garantisce una rapida asciugatura in soli 6 ore, rendendo gli ambienti abitabili in breve tempo.

Il packaging di questo prodotto si presenta in pratici secchi di plastica da 5 o 14 litri, garantendo una comoda e sicura conservazione del prodotto. La resa della pittura anticondensa è di circa 0.50 litri per metro quadrato, assicurando un’economia di utilizzo senza compromettere le prestazioni.

Inoltre, questa soluzione si distingue per la sua eco-compatibilità e la sua sicurezza per la salute. Essendo un prodotto monocomponente, senza solventi né componenti tossici, garantisce un ambiente abitativo sano e rispettoso dell’ambiente. La sua traspirabilità, valutata a 8, permette alle pareti di respirare, contribuendo ulteriormente al benessere degli abitanti.

Il potere del lattice naturale

La pittura anticondensa deve gran parte della sua efficacia al lattice naturale contenuto al suo interno. Questo componente agisce come un efficace isolante termico, riducendo la conducibilità termica delle pareti rivestite e impedendo la trasmissione del calore attraverso di esse. Questa caratteristica contribuisce a mantenere le superfici trattate più calde, riducendo il rischio di condensa e formazione di pericolose muffe, soprattutto in ambienti con elevate variazioni di temperatura.

Il lattice naturale ha la capacità di sigillare efficacemente i passaggi di aria, creando una barriera protettiva che riduce significativamente le dispersioni di calore e l’infiltrazione di umidità dall’esterno. 

Dal punto di vista della sostenibilità, il lattice naturale rappresenta una scelta ecologica e responsabile. Ottenuto dalla coltivazione e lavorazione della pianta di caucciù, il lattice è un materiale rinnovabile e biodegradabile, il che lo rende una risorsa a basso impatto ambientale. Inoltre, la sua produzione comporta minori emissioni di gas serra rispetto a quella di materiali sintetici, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita del prodotto.

Se la tua casa è spesso fredda e fatica a raggiungere una temperatura ottimale, non esitare a scoprire CWC Stop Condense e a conoscere tutte le caratteristiche di questo formidabile prodotto, sul nostro sito Diasen.