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Il sughero è un materiale che siamo abituati a vedere nei tappi delle bottiglie di vino, ma anche in alcuni accessori per la casa. 

Questo materiale naturale rivela la sua importanza quando se ne esplorano i segreti e il suo ruolo in diversi settori, soprattutto quello della bioedilizia. Grazie alle sue eccezionali proprietà isolanti, il sughero è impiegato sempre più frequentemente come alternativa ecologica e sostenibile ai comuni isolanti termici e acustici.

La sua originale struttura cellulare è composta da un alveolo di migliaia di piccole celle chiuse e riempite di aria, il che conferisce al sughero un’elevata resistenza al passaggio del calore e del suono. Questo gli consente di favorire la progettazione di un ambiente confortevole e ben isolato sia termicamente che acusticamente.

Aggiungendo specifiche granulometrie di sughero alle malte e agli intonaci, si ottiene un prodotto con eccellenti proprietà isolanti, che può essere applicato su pareti e superfici in modo semplice e sicuro. Le malte e gli intonaci a base di sughero sono particolarmente adatti per la ristrutturazione e l’isolamento di edifici esistenti e nuovi, poiché non solo migliorano le prestazioni termiche e acustiche, ma aiutano a ridurre l’impatto ambientale.

Ma da dove deriva il sughero? Qual è la sua origine? Scopriamo insieme un tesoro del Mediterraneo, la sughera.

 

Il ciclo di vita del sughero: le sue origini naturali

La quercia da sughero, o sughera, è un sempreverde antico e misterioso, che si sviluppa nel Mediterraneo più assolato. 

La sughera prospera infatti in Portogallo, Spagna, Francia e Italia, regine del Mediterraneo. È una pianta feconda che dà vita a un complesso ecosistema: le ghiande che cadono dai suoi rami nutrono la selvaggina, arricchiscono il terreno con humus e generano nuove querce, estendendo le sugherete in modo naturale, senza l’intervento dell’uomo.

Con radici profonde che affondano quasi fino alla roccia madre, lotta per il nutrimento e si presenta come uno scrigno di miracoli invisibili. Almeno due terzi delle sugherete mondiali si trovano nell’Europa occidentale e lungo la fascia magrebina del continente africano, un patrimonio boschivo autoctono che conferisce spessore e identità al sughero.

Il tesoro della sughera è la sua corteccia, che viene estratta senza abbattere la pianta. Ogni dieci anni, durante la primavera e l’estate, la preziosa corteccia viene estratta da abili “marinai di foresta”, che lavorano con maestria per rimuoverla rispettando l’integrità dell’albero.

Così, dopo una complessa lavorazione, si ottiene un prodotto naturale, che rispetta l’ambiente e spicca per la sua vocazione all’assorbimento di anidride carbonica. In Diasen scegliamo solo sughero proveniente dalla Sardegna, la principale produttrice di sughero nel nostro Paese.

Scegliere sughero italiano significa ottenere un prodotto di elevata qualità e tutelare le diverse componenti di una filiera fragile e mediterranea.

 

La meraviglia del sughero

La corteccia del sughero è un enigma affascinante, un miracolo invisibile che si svela solo attraverso un’osservazione attenta. È il risultato della straordinaria struttura di milioni di cellule che inglobano e imprigionano l’aria, rendendo il sughero leggerissimo, elastico e traspirante. Questa peculiare essenza è ciò che suscita la passione per il sughero.

Le particelle elementari del sughero, con il loro reticolo di cavità e pareti sature d’aria, disposte a cuscino l’una accanto all’altra, giustificano le numerose proprietà e vocazioni di questo materiale straordinario. E tutto ciò sarebbe impensabile, se non ci fosse la suberina, uno strato ceroso e idrofobo che compone quasi la metà della sostanza del sughero, fungendo da copertura e sigillo dell’ammasso alveolare.

La storia del sughero risale all’antichità, quando proteggeva recipienti egizi, impreziosiva vasellame fenicio e sigillava anfore romane. Nel corso della storia delle civiltà mediterranee, il sughero ha fornito comfort e riparo alle antiche dimore del limes africano, la cui funzione venne riconosciuta da botanici dell’antichità come Plinio il Vecchio, autore della celebre Naturalis historia.

In Diasen abbiamo attualizzato, con tecnologie moderne, le proprietà e la vocazione di questo incredibile materiale naturale. 

Malte, intonaci, finiture in sughero: la rivoluzione dell’edilizia

Dalla corteccia alla biomalta, il sughero non subisce alcun trattamento chimico, potenzialmente pericoloso per le persone o dannoso per l’ambiente. Dopo la suggestiva raccolta della corteccia da sughero, inizia un’importante fase di “stagionatura“, che svolge un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione del sughero grezzo in un materiale pregiato e versatile.

Contrariamente a quel che si può immaginare, la stagionatura del sughero non avviene in spazi chiusi e protetti, ma viene lasciato all’aria aperta, a diretto contatto con il sole e la pioggia. Durante questo periodo il sughero dimagrisce, cede umidità e si libera di polvere, di tannino e di peso, emergendo compatto, stabile e strutturato.

Successivamente viene lavato e bollito in grandi vasche di acqua bollente, senza l’utilizzo di solventi, igienizzanti, alcool, niente di tutto questo. Il sughero è un materiale 100% naturale dall’inizio alla fine della sua vita ed ecco perché è un’ottima alternativa ai classici materiali impiegati da sempre in edilizia per l’isolamento termico e acustico.

 

I prodotti Diasen

Il fascino intramontabile del sughero si manifesta attraverso una vasta gamma di prodotti innovativi, come la gamma Decork, la linea di pitture a base di sughero proposta da Diasen. 

Le pitture a base sughero della linea Decork vantano eccellenti proprietà termiche, elastiche e idrorepellenti, rendendo ogni ambiente davvero speciale. La loro versatilità permette di applicarle sia in ambienti interni che esterni, su superfici orizzontali e verticali, senza ostacoli in fughe o giunture. Si tratta di una linea di prodotti altamente performanti ed ecologici, ed è possibile utilizzarli su diverse tipologie di materiali e superfici, come pareti in cartongesso o in muratura, scale, bagni e box doccia.

Tra le proposte di questa linea, troviamo Decork Design, un rivestimento decorativo a base di sughero e resine all’acqua, noto per il suo elevato potere termoisolante, idrorepellente e traspirante. Ideale per creare effetti decorativi affascinanti su pareti, soffitti e pavimenti, questo prodotto ecocompatibile unisce in modo armonioso funzionalità e bellezza .

Decork Façade, invece, è un rivestimento colorato di finitura a base di sughero e resine all’acqua, altamente elastico e dotato di straordinarie proprietà termoisolanti e idrorepellenti. La sua versatilità lo rende perfetto per la finitura colorata di facciate, intonaci termici e sistemi a cappotto, offrendo un tocco di eleganza e vitalità agli esterni delle abitazioni.

 

Conclusioni

L’uso del sughero nell’edilizia offre, quindi, una duplice opportunità: da un lato, si valorizzano e si sfruttano in modo più ampio e completo gli scarti provenienti dalla lavorazione dei tappi; dall’altro, si soddisfa la crescente domanda di materiali sostenibili e a basso impatto ambientale nel campo delle costruzioni e della bioedilizia.

Oltre a essere un materiale ecocompatibile e a basso impatto ambientale, il sughero si caratterizza per la sua durabilità e resistenza nel tempo, conferendo agli edifici una maggiore longevità e un minor bisogno di manutenzione.

Il sughero si prepara a un futuro strategico come protagonista nel campo dell’edilizia sostenibile. Il suo utilizzo crescente come materiale isolante e di finitura contribuirà a promuovere un’architettura più ecologica, rispettosa dell’ambiente e capace di offrire un elevato livello di comfort abitativo.