Skip to main content
Nella frenesia della vita moderna, il silenzio è diventato un lusso prezioso e raro. Siamo immersi in un costante frastuono, in un’armonia di rumori che invade la nostra sfera sensoriale e ci allontana da noi stessi. Ma cosa succede quando il silenzio può essere ricreato in un ambiente, quando si cerca la quiete interna e l’armonia sonora degli spazi che ci circondano? Spesso nel nostro blog citiamo due concetti fondamentali per garantire il benessere e il comfort degli ambienti interni: questi sono il fonoassorbimento e il fonoisolamento. I non addetti ai lavori potrebbero confondere questi due termini, che mirano a un obiettivo unico, seppure con molte differenze: il benessere acustico di una casa o un ufficio. In questo articolo, ci addentreremo nel mondo del fonoassorbimento e del fonoisolamento, esplorando le loro sfumature e la loro importanza nella creazione di ambienti che garantiscono quiete e comfort.

Fonoassorbimento: cosa vuol dire

Il fonoassorbimento può essere definito come l’arte di abbracciare il suono, di catturarlo e di renderlo morbido e caldo. È la capacità di un materiale o di una superficie di assorbire le onde sonore e disperderle in una matrice. Questo concetto, in apparenza semplice, nasconde in sé una certa complessità. Il fonoassorbimento o assorbimento acustico, richiede una profonda comprensione del suono e delle sue caratteristiche, così come una spiccata capacità di selezionare e utilizzare i materiali appropriati. Quando un ambiente è dotato di materiali fonoassorbenti, il suono assume una nuova dimensione. Le onde sonore trovano un’ancora di stabilità e si trasformano in un flusso armonico, in un’esperienza sensoriale avvolgente. Le voci si diffondono in modo naturale, i rumori si attenuano e si crea uno spazio in cui sentirsi a proprio agio.

Tempo di riverbero, un concetto fondamentale del fonoassorbimento

L’assorbimento delle onde sonore in un ambiente da parte di un materiale fonoassorbente comporta una riduzione del tempo di riverbero. Abbiamo già citato questo concetto all’interno del nostro blog, ma lo riprendiamo, perché è fondamentale per comprendere come rendere un ambiente più confortevole a livello sonoro. Il tempo di riverbero si riferisce al tempo necessario affinché il livello di pressione sonora si attenui di 60 dB dopo l’interruzione della sorgente sonora. In altre parole, rappresenta il tempo impiegato dal suono per diminuire di intensità all’interno di un ambiente. La formula standard per calcolare il tempo di riverbero di una stanza è data dalla formula di Sabine: T = (0.161 x V) / A dove T rappresenta il tempo di riverbero in secondi, V è il volume della stanza in metri cubi e A è l’area totale delle superfici fonoassorbenti presenti nella stanza in metri quadrati. Questo è un importante parametro poiché, se troppo lungo, può causare un riverbero eccessivo, che può rendere difficile la comprensione del parlato, creare un ambiente rumoroso o scomodo per svolgere determinate attività. Al contrario, un tempo di riverbero troppo breve può provocare un ambiente troppo secco o privo di risonanze desiderate, che potrebbe risultare poco piacevole dal punto di vista acustico. Utilizzando materiali fonoassorbenti adeguati, è possibile regolare il tempo di riverbero per ottenere un ambiente acusticamente equilibrato e confortevole.

Isolamento acustico: cosa vuol dire

Dall’altro lato della medaglia, c’è l’isolamento acustico. Questo concetto si riferisce all’insieme di tecniche e materiali progettati per ridurre o limitare la trasmissione del suono da un ambiente all’altro. È l’attitudine a creare una barriera protettiva che impedisce al rumore di invadere uno spazio, preservando così la tranquillità e il benessere delle persone che lo abitano. Il concetto di isolamento acustico si basa su principi fisici e ingegneristici, utilizzando materiali speciali e tecniche di costruzione mirate per ridurre al minimo la propagazione del suono attraverso pareti, pavimenti, soffitti e altre superfici. È un processo che richiede un’analisi approfondita delle caratteristiche del suono e delle sue modalità di trasmissione, al fine di selezionare e implementare le soluzioni più efficaci. Cosa cambia quindi tra fonoisolamento e fonoassorbimento? Principalmente gli obiettivi. L’obiettivo del fonoisolamento è quello di creare uno spazio protetto in cui il rumore esterno viene attenuato o completamente eliminato, consentendo alle persone di godere di un ambiente tranquillo e confortevole. Invece, il fonoassorbimento mira a ridurre o controllare l’eco e il riverbero del suono all’interno di un ambiente, creando un ambiente acusticamente confortevole e ottimizzato per la comunicazione e l’ascolto.

I materiali impiegati per isolare acusticamente e assorbire il suono sono gli stessi?

Viste le differenze negli obiettivi che fonoassorbimento e fonoisolamento si prefiggono, anche i materiali cambiano notevolmente. I materiali isolanti acustici sono progettati per ridurre la trasmissione del suono attraverso le pareti, i pavimenti e i soffitti di un ambiente. L’obiettivo principale dell’isolamento acustico è limitare la propagazione del suono da un ambiente all’altro, quindi i materiali che raggiungono questo obiettivo presentano una struttura spessa e densa. D’altra parte, i materiali fonoassorbenti sono progettati per ridurre l’eco e il riverbero all’interno di un ambiente. Questi materiali sono in grado di assorbire una parte del suono incidente, grazie alla loro porosità e a una struttura che trattiene il suono e non gli consente di “rimbalzare” all’interno dell’ambiente.

Conclusioni

La comprensione delle differenze tra isolamento acustico e fonoassorbimento riveste un’importanza fondamentale per la progettazione e la realizzazione di ambienti acusticamente ottimali. Lo dimostra l’intervento di Diasen per l’isolamento acustico e anche l’intervento di fonoassorbimento presso il parcheggio sotterraneo del Campo das Cebolas, situato a Lisbona. Qui, infatti, è stato realizzato un intervento di isolamento acustico e riduzione del riverbero utilizzando la biomalta termoacustica a base di sughero Diathonite Acoustix+. La soluzione è stata applicata sui soffitti della struttura, con uno spessore di 3 cm distribuiti in due strati da 1,5 cm ciascuno, insieme alla rete di rinforzo strutturale Polites 140. Questa scelta ha permesso di combinare l’efficacia acustica con un’estetica che privilegia una finitura quasi liscia. Il rasante acustico Argatherm Acoustix è stato utilizzato per garantire una granulometria fine e uniforme, consentendo al sistema di mantenere elevate prestazioni acustiche grazie alle sue microporosità. Scopri tutti i prodotti Diasen, biomalte, intonaci, pitture a base di sughero, ideali per l’isolamento termico e acustico degli ambienti. Trova il benessere e il comfort nei tuoi ambienti, grazie alla naturalezza dei nostri prodotti. Contattaci per maggiori informazioni.

Leave a Reply