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Innovazioni architettoniche e artistiche presentate all’evento

Roma, 1 luglio 2024 – Nuove visioni e innovazioni nel campo dell’arte e dell’architettura sono state presentate giovedì 27 giugno 2024, durante l’evento “Sguardi sulla Materia: La Verità del fare tra architettura e arte” organizzato da Diasen, che ha visto la partecipazione di Steven Holl, uno degli architetti più influenti e innovativi del nostro tempo.

L’evento, organizzato nell’affascinante Acquario Romano, sede dell’Ordine degli Architetti di Roma, ha riunito più di 400 persone tra architetti, designer, artisti, giornalisti e appassionati, per un incontro dedicato alla discussione sul rapporto tra arte, architettura e materiali con alcuni fra i più importanti protagonisti della progettazione e della realizzazione architettonica.

L’intervento di Diego Mingarelli, Presidente di Diasen, ha evidenziato come i materiali devono esprimere qualcosa in più rispetto alla forma e all’estetica, devono avere un’anima, essere vivi, attivi superando l’idea di una materia inerte che impatta senza dinamismo sul progetto e sulla realizzazione architettonica. Per inquadrare con energia l’argomento Mingarelli ha recuperato, attualizzandoli, i tre fondamenti della visione vitruviana arricchiti dal tema attualissimo della sostenibilità: Firmitas – materiali senza tempo che uniscono durabilità, leggerezza e resistenza; Utilitas – perché devono rispondere ai bisogni delle persone in termini di confort termico, acustico, resistenza al fuoco e ai fenomeni naturali; Venustas – per esprimere bellezza, ordine, armonia recuperando l’idea che ciò che è bello anche buono;  Sostenibilità – per il legame con la natura che genera benessere e  crea le condizioni di un’+architettura biofilica.

“Il legame dinamico tra materia, vita è benessere è alla base di ogni nostra scelta.” ha dichiarato Diego Mingarelli “I materiali che selezioniamo non sono solo elementi costruttivi perché la loro scelta cambia la natura stessa dell’edificio restituendo benessere e migliorando la vivibilità degli spazi. La simbiosi tra tecnica, bellezza e funzionalità e il superamento della divisione tra perfomance ed estetica esaltano un’idea evoluta del vivere e dell’abitare, creando soluzioni che rimettono l’uomo al centro della progettazione architettonica. Senza dimenticare la sostenibilità, valore imprescindibile: materiali naturali e tecnologie innovative ci permettono di costruire edifici rispettosi dell’ambiente, riducendo l’impatto ambientale e garantendo un futuro migliore per le generazioni future.”

L’architetto Mino Caggiula, allievo di Steven Holl a cui ha dedicato affettuose parole di ringraziamento per i suoi insegnamenti, ha raccontato l’eredità trasmessa dal suo mentore e come il loro rapporto abbia influenzato la sua visione progettuale e l’evoluzione del suo concept professionale. Citando Goethe “Siamo modellati e plasmati da ciò che amiamo” ha presentato alcuni suoi progetti dove l’importanza delle proporzioni, la continua ricerca sui materiali, il sapiente utilizzo di elementi come acqua e luce sono la chiave del suo lavoro, assieme al continuo rinnovamento e alla costante sete di un sapere sempre nuovo, per mantenere uno stato di coscienza aperto a un mondo in continua evoluzione, dove l’ibridazione delle varie discipline si integra in una visione olistica.

L’incontro si è chiuso con la lecture di Steven Holl, intitolata “Arte drives architecture”, che ha esplorato come l’arte possa ispirare, orientare e condizionare la produzione architettonica e la progettualità del costruire. L’ approccio imperativo al centro della prolusione di Holl, mette in luce come l’arte influenzi e guidi l’architettura contemporanea, aprendo nuove prospettive e sfide per il futuro del design e della sostenibilità con una profonda comprensione della luce, dello spazio e dei materiali. Ed è sul concetto di luce che si è soffermato Holl, elemento fondamentale che dà vita agli spazi architettonici, una forza che modella e trasforma, creando atmosfere e sensazioni uniche. È attraverso la luce che gli edifici respirano e interagiscono con l’ambiente, rivelando la loro bellezza e profondità.

Il suo intervento ha ripercorso le collaborazioni tra Steven Holl Architects e gli artisti nell’ambito della pratica progettuale internazionale dello studio. Tra i progetti selezionati figurano Walter De Maria per il Nelson-Atkins Museum of Art (Kansas City, Stati Uniti, 2007); Vito Acconci per Storefront for Art and Architecture (New York, Stati Uniti, 1993); Jessica Lang per “Tesseracts of Time: A Dance for Architecture” (Stati Uniti, 2015); e più recentemente Agnieszka Kurant per il progetto vincitore del concorso per EXPO Albania (Tirana, Albania, in corso).

L’incontro è stato introdotto e moderato da Walter Mariotti, Direttore Editoriale di Domus, media partner dell’evento.

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