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Due giorni di idee, di professionalità e di visioni sulla casa del futuro quelli organizzati da Diasen per riflettere sulle linee di sviluppo di un’architettura e un’edilizia chiamatea declinare importanti sfide ambientali e di benessere abitativo. L’azienda guidata da Diego Mingarelli, dopo il successo ottenuto poco più di un mese a Napoli fa con la presentazione della nuovissima pittura a base sughero e argilla Decork Mediterraneo, si è cimentata con un tema decisivo per il futuro: il comfort sostenibile. In questa focalizzazione tematica Diasen ha trovato la collaborazione e la partnership dell’Università Politecnica delle Marche, di Maggioli Editore, della rivista di architettura The Plan.

La prima sessione dell’evento si è tenuta mercoledì 23 novembre ad Ancona presso l’aula Magna della Facoltà di Agraria che per l’occasione ha ospitato una larga rappresentanza di architetti, ingegneri, imprese e studenti richiamati da un programma di alto profilo e da relatori che hanno regalato alla platea visione, qualità e spessore. Il convegno, che ha catturato l’attenzione degli astanti per quasi due e mezza, è stato moderato da Nicola Leonardi, Direttore della rivista The Plan che ha condotto la discussione con abilità ed eleganza, creando connessioni di grande rilievo tra gli interventi dei diversi relatori che si sono succeduti sul podio. I lavori del meeting sono stati aperti dai rappresentanti dei soggetti che hanno offerto il patrocinio all’iniziativa: Stefano Violoni, Presidente di ANCE Marche; Giovambattista Padalino, Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Ancona; Stefano Capannelli, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona. Almeno tre i momenti clou del convegno. A partire dalla presentazione del volume “Il comfort sostenibile”, frutto editoriale di una intensa collaborazione tra Diasen e UNIVPM.

La tavola rotonda, che ha sviscerato i temi trattati nel libro, ha visto come protagonisti i tre curatori del volume: Diego Mingarelli, Presidente di Diasen e i professori Costanzo Di Perna e Caterina Lucarelli di UNIVPM. Sollecitati dalle domande del Direttore Leonardi, i tre curatori del volume hanno affrontato il tema del comfort sostenibile a partire da diversi punti di vista. Mingarelli ha descritto con torni appassionati la dialettica che sussiste tra comfort e sostenibilità, evidenziando la necessità di trovare una sintesi evoluta e proiettata nel futuro perché il rischio è che l’IO percettivo del comfort entri in rotta di collisione col NOI della sostenibilità e della coscienza globale.

Secondo Mingarelli il comfort sostenibile è l’unica strada possibile e i materiali naturali e innovativi, in questo contesto, rappresentano un vero e proprio “viatico tecnologico e virgiliano” che può condurre l’architettura al suo inevitabile appuntamento con il futuro. Una declinazione più ingegneristica è stata, invece, offerta dal prof. Costanzo Di Perna che ha focalizzato il tema soffermandosi sulla centralità di una riqualificazione massiva degli edifici e sulle metodologie di valutazione tecnica della sostenibilità ambientale.

È invece toccato alla professoressa Caterina Lucarelli il compito di interpretare la sida del comfort sostenibile sul lato finanziario, ovvero quanto le persone sono disposte a investire concretamente per il comfort e per la sostenibilità.

Un’interpretazione suffragata da una ricerca economico-finanziaria focalizzata sugli orientamenti di scelta di un campione statisticamente rilevante posto di fronte a un caso specifico di ristrutturazione immobiliare sostenibile.

I tre curatori hanno rimarcato coralmente il valore di una collaborazione capace di tenere insieme università e manifattura e come il risultato del volume sia l’effetto virtuoso di una convergenza tra mondi e competenze diverse e una buona prassi da moltiplicare e valorizzare. La tavola rotonda di presentazione del libro è stata preceduta da un importante intervento di Marco Mari, Presidente del GBC Italia che ha spiegato a una platea attenta di professionisti, imprese e studenti come presidiare la sostenibilità e connetterla al comfort e significhi sviluppare protocolli, criteri e certificazioni adatti a un edificio inteso come sistema dinamico e vivo, in cui siano gli individui nella loro piena soggettività i veri protagonisti del benessere. Prima di Mari due interventi introduttivi avevano definito il perimetro concettuale della discussione e della serata: quello del Prof.Gianluigi Mondaini di UNIVPM e quello del Responsabile Marketing di Diasen Gian Pietro Simonetti.

Il prof. Mondaini ha illustrato alla platea il modo in cui il mondo dell’architettura sta cercando di linkare comfort e sostenibilità attraverso un excursus di opere che richiama i fondamenti di una disciplina coinvolta, come proposta per il futuro del costruire e dell’abitare, in una progettazione innovativa del rapporto tra l’uomo e i suoi spazi di vita. Lo stimolo concettuale elaborato dal Prof. Mondaini è stato raccolto dal Responsabile Marketing di Diasen Gian Pietro Simonetti, che partendo dalla lezione della domus romana, espressione di una concezione antica ma attualissima di comfort abitativo, ha provato a riflettere sui nuovi pilastri del comfort e su come per una corretta interpretazione del comfort sostenibile sia necessario sfatare alcuni miti, come la dittatura del comfort e della trasmittanza, che condizionano negativamente lo sviluppo della progettazione e il senso comune dei committenti.

Altro momento clou del meeting, che ha visto la partecipazione di quasi 200 persone, si è concluso con la testimonianza dell’Architetto Pietro Carlo Pellegrini che ha raccontato progetti e proposto suggestioni fondate sul principio del “costruire sul costruito”, ovvero sullo sforzo di progettare ristrutturazioni che mantengano una mano d’epoca che le renda riconoscibili senza lo stravolgimento generato da abbattimenti e rifacimenti che azzerano il passato e nel farlo facilitano la “creazione” di ecomostri.

La serata è poi proseguita a Fabriano con un momento conviviale presso lo storico ristorante “Il Marchese del Grillo” che ha consentito ai partecipanti di conoscersi meglio e di contaminare le diverse visioni in un continuo scambio di idee. Momento conclusivo della due giorni dedicata al Comfort Sostenibile la visita in Diasen a Sassoferrato di un gruppo folto e qualificato di progettisti che hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino i laboratori di ricerca e sviluppo dell’azienda, lo stabilimento di produzione totalmente made in Italy, e le soluzioni mediterranee e green che rendono differente l’azienda guidata da Diego Mingarelli. Un’opportunità che ha consentito agli ospiti di conoscere le opere e i progetti che, a livello internazionale, hanno visto Diasen protagonista e che ne fanno uno dei player più accreditati e autorevoli nel campo della bioedilizia e del comfort sostenibile.

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