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Luce, Materiali e Spazio: l’Architettura come Sistema Rigenerativo

La relazione tra architettura, luce e materiali non è solo tecnica, ma profondamente intrecciata con la nostra percezione dello spazio e del benessere abitativo. Oggi progettare non significa solo rispondere a esigenze funzionali, ma creare un sistema in cui luce naturale, matericità e sostenibilità si intrecciano per dar vita ad ambienti armonici, capaci di migliorare la qualità della vita e dialogare con il contesto.

Questo approccio è stato il fulcro dell’intervento di Steven Holl durante Sguardi sulla Materia, evento promosso da Diasen lo scorso 27 giugno presso l’Acquario Romano. L’architetto evidenzia la necessità di superare un’architettura puramente funzionale per abbracciare un sistema rigenerativo, in cui sostenibilità, identità materica e innovazione tecnologica coesistono per un futuro più consapevole.

Luce Naturale: Il Primo Strumento del Progettista

Secondo la visione di Steven Holl, la luce naturale non è un elemento decorativo, ma il fondamento della progettazione. Fin dalle prime fasi di disegno, essa determina volumi, superfici e materiali, influenzando profondamente l’esperienza degli spazi.

Ispirandosi alla filosofia giapponese del Wabi-Sabi, che celebra la bellezza dell’imperfezione, l’architetto evidenzia come la luce plasmi le superfici e amplifichi la percezione sensoriale dei materiali naturali. Un esempio iconico è il Cimitero di Brionvega di Carlo Scarpa, dove il materiale, esposto alla luce e agli agenti atmosferici, evolve nel tempo, acquisendo una patina unica. Questo dimostra che una progettazione consapevole della luce trasforma gli edifici in organismi vivi e in continuo dialogo con l’ambiente circostante.

Materiali Naturali: L’Essenza del Comfort Abitativo

La scelta dei materiali è un atto di responsabilità progettuale. Holl privilegia materiali che dialogano con il tempo e il contesto, evitando soluzioni sintetiche. L’architettura sostenibile passa attraverso la riscoperta di materiali come il sughero, l’argilla e le finiture naturali, in grado di ridurre l’impatto ambientale e migliorare il comfort abitativo.

Oltre alla funzione estetica, i materiali devono raccontare una storia. Recuperare l’identità materica permette di creare un ponte tra passato e futuro, valorizzando il patrimonio edilizio esistente con nuove interpretazioni. In un’epoca in cui il recupero e la rigenerazione sono fondamentali, preservare il costruito diventa una strategia chiave per un’architettura sostenibile e rispettosa della storia.

Innovazione e Sostenibilità: Verso un’architettura Carbon Zero

Oggi, la sfida dell’architettura non è solo costruire, ma progettare con responsabilità. Il futuro dell’edilizia si orienta verso edifici carbon zero, capaci di integrare energie rinnovabili e ridurre l’impatto ambientale attraverso innovazioni tecnologiche come l’utilizzo di materiali naturali.

Ma c’è un’altra dimensione da considerare: il ruolo sociale dell’architettura. Creare spazi inclusivi, che favoriscano la condivisione e il benessere collettivo, è tanto importante quanto la sostenibilità ambientale. Come sostiene Holl, l’architettura – proprio come la poesia e la musica – deve contrastare l’entropia del mondo moderno, offrendo luoghi di bellezza e armonia.

Sostenibilità e Design: il Futuro dell’Architettura secondo Diasen

Le riflessioni di Steven Holl si allineano perfettamente alla visione Diasen, da sempre impegnata nel promuovere una bioedilizia innovativa e un’architettura rispettosa dell’ambiente.

Noi di Diasen crediamo in un’architettura che non si limita a costruire spazi, ma li rende vivi, integrandoli con il paesaggio e migliorando il benessere delle persone. Attraverso l’utilizzo di biomalte, finiture naturali e soluzioni che uniscono estetica e performance, portiamo avanti un impegno concreto per una progettazione rigenerativa e responsabile. L’architettura del futuro non può prescindere da un approccio olistico, in cui luce, materia e innovazione tecnologica si fondono per generare ambienti confortevoli e sostenibili. Progettare significa assumersi la responsabilità di costruire un mondo migliore, capace di rispondere alle esigenze del presente senza compromettere le risorse delle generazioni future. Diasen abbraccia questa sfida, affiancando architetti e progettisti nella creazione di ambienti innovativi e sostenibili.

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